Biblioteca dell'anima

05/05/2009
APPUNTAMENTO FUORI ROTTA: LA BIBLIOTECA DELL´ANIMA
IL PROSSIMO COUNCIL E´ IN PROGRAMMA PER IL GIORNO 24 MAGGIO ALLE ORE 16,30 A CASA DI LINDA IURATO AD ARIANO IRPINO (av)
 

01/05/2009
COME LA VITA IN COMUNE PUO´ CREARE UN MONDO MIGLIORE?
Crediamo fermamente che è possibile cambiare la realtà che non ci piace ed anche con grande convinzione (personale) ho aderito fin dall´inizio alla costituzione della "Comunità Provvisoria",  un "non luogo" dove è possibile confrontarsi tra "diversi" e costruire "castelli in aria" con l´aiuto di poeti, scrittori, imbianchini, contadini, muratori, mierc, fabbri, architetti, filosofi, giocolieri, saltimbanchi, acrobati e clownsm e idraulici, avvocati e scienziamenti vari.
 

Perchè? Non ero contento di vivere in un mondo di antagonisti e avversari, di violenza e manipolazione, di solitudine e isolamento. Ho sempre saputo che il mondo in cui siamo cresciuti era cosi´, ma non necessariamente dobbiamo continuare a viverci.

lo vivo in un cerchio di persone "la biblioteca dell´anima" e di clown dottori ( uomini di medicina: i soli a poter curarare tutti i mali del mondo con un sorriso)  che sò che la pensano come me, che vogliono come me un mondo di amore e attenzione e intimita´ e supporto reciproco.

Per impedire che il nostro cerchio comunitario in cui voglio continuare a vivere venga contaminato dal mondo esterno da deliri di potere, di oppressione e lotta e alienazione, ci siamo imposti nuove regole o se volete semplici intenzioni: essere tutti vigili ed esercitare a stare insieme nel rispetto reciproco.

L´evento del Raduno Nazionale Clown Dottore di Flumeri nasce nello stesso contesto, territorio e con le stesse motivazioni che sono alla base di quest´altro immaginifico evento che come "COMUNITA´ PROVVISORIA" abbiamo costruito ed al quale già come COMITATO RNCD abbiamo aderito e con il quale ci siamo gemmellati. 

Ecco perchè vi diciamo che se vi siete persi la vostra comunità e ne cercate una nuova GIOIOSA ed AMOREVOLE

allora dovete venirci a trovare a Flumeri per il raduno dei Clown Dottori ed a Cairano.. per darci una mano a costruire "castelli in aria"....

Nanosecondo


29/04/2009
APPUNTAMENTO FUORI ROTTA:

domenica 26 aprile 09

a Grottaminarda (AV)

E´ finita la vacanza di Mercurzio e Edda: incontro specialissimo per salutarli.

ore 10.00 BAR-PASTICCERIA "CIOTOLA" di Grottaminarda (AV)

"cornetto e caffè filostrofico: con Mercurzio, Edda, Fabbrizio, Nannalisa e Nanosecondo, e .... "

ore 11,00 giro di salumi di Mercurzio e Edda per parenti e paesani tutti. Accompagnamento in processione per "gli uomini beati" con gioviali salumi;

ore 13,00 pranzo salutare presso ristorante localissimo (dieta specialissima, si spende poco. Si fà alla romana perchè non si può fare alla grottama);

ore 15,00 Passeggiatina Paseologica con ruttino e scorregina solidale;

ore 16,00 Cerchio del Council "non si può essere felici da soli" (a casa di Mercurzio e Edda - Mauro Orlando Via Minichiello, 90, Grottaminarda (AV);

ore 18,30 ABBRACCI LIBERI e saluti celestiali ai nostri angioletti Mercurzio e Edda


16/04/2009
La Storia di Jerry
Era sempre di buon umore ed aveva sempre   qualcosa di positivo da dire.
Quando qualcuno gli domandava come stava, rispondeva: "Se stessi meglio, scoppierei!".
Era un manager unico, con un gruppo di camerieri che lo seguivano ogni volta che prendeva la   gestione di un nuovo ristorante.
Il motivo per cui i camerieri lo seguivano era che  Jerry aveva un grande atteggiamento positivo.
Era un motivatore naturale, se un dipendente aveva  la luna storta, Jerry era lì a spiegargli come  guardare al lato positivo della situazione.
Trovavo il suo stile molto strano e quindi un giorno   gli dissi: "Adesso basta! Spiegami come fai ad   essere sempre così positivo, qualunque cosa succeda?"
Lui mi rispose "Vedi, io sono così, quando mi sveglio  la mattina mi dico oggi hai una scelta da fare: puoi decidere di essere di buon umore o di  cattivo umore, e scelgo di essere di buon umore. Tutti i giorni mi capita qualcosa di spiacevole, posso fare la vittima oppure impare qualcosa dai problemi, io scelgo di imparare.
Ogni giorno qualcuno viene da me a lamentarsi, io posso scegliere di subire passivamente le sue lamentele o di trovare il lato positivo della cosa, beh, io scelgo sempre il lato positivo della vita.
"Si, va bè, dissi io, "ma non è sempre così facile!"
"Si invece," disse Jerry, "la vita è tutta fatta di scelte. A parte le necessità più o meno fisiologiche   in ogni situazione c´è una scelta da fare.
Sei tu a scegliere come reagire in tutte le situazioni, a decidere come la gente può influire sul tuo umore.
Sei tu che scegli se essere di buon umore o di cattivo umore, e quindi in definitiva come vivere la tua vita.
Per molto tempo dopo quell´incontro, ripensai a quello che Jerry aveva detto,  poi un giorno lasciai il business della ristorazione e mi dedicai ad un´altra attività in proprio; mi persi di vista con Jerry ma spesso ripensai a lui quando mi trovavo nella situazione di scegliere nella vita invece che subirla.
Diversi anni dopo, venni a sapere che Jerry aveva commesso un errore imperdonabile per un gestore di ristorante: aveva lasciato la porta posteriore del ristorante aperta una mattina, ed era stato attaccato da tre rapinatori armati; mentre cercava di aprire la cassaforte, le sue mani sudate e tremanti dalla paura non riuscivano a trovare la combinazione ed i rapinatori, presi dal panico, gli avevano sparato ferendolo gravemente.
Fortunatamente Jerry era stato soccorso rapidamente e portato immediatamente al pronto soccorso. Dopo 18 ore di intervento chirurgico ed alcune settimane di osservazione, Jerry era stato dimesso dall´ospedale con frammenti di pallottole ancora nel suo corpo.
Incontrai Jerry circa sei mesi dopo l´incidente, quando gli chiesi come andava mi disse "Se stessi  meglio, scoppierei - Vuoi dare un´occhiata alle cicatrici?"
Declinai l´invito, ma gli chiesi che cosa gli era  passato per la testa durante la terribile esperienza.
"La prima cosa che pensai fu che avrei dovuto  chiudere la porta posteriore del ristorante" mi disse Jerry, "poi, quando ero già stato colpito e mi trovavo per terra, mi ricordai che avevo due scelte: potevo scegliere di vivere o di morire."
"Ma non avevi paura? Non sei svenuto?" Jerry continuò: "Gli infermieri furono bravissimi.
Continuavano a dirmi che andava tutto bene. Ma fu quando mi portarono sulla barella in sala operatoria e vidi le espressioni sulle faccie dei dottori e degli assistenti, che mi spaventai veramente, potevo  leggere nei loro occhi "quest´uomo è già morto!"
" ...dovevo assolutamente fare qualcosa"
"E cosa hai fatto?" gli domandai.
 "C´era questa infermiera veramente grassa che continuava a farmi domande, e mi chiese se ero allergico a qualche cosa."
 "Si!", io risposi, a quel punto tutti dottori e le assistenti si fermarono ad aspettare che finissi la mia risposta... Io presi un respiro profondo e con tutte le mie forze gli gridai "Sono allergico alle pallottole!"...
Mentre ancora ridevano aggiunsi "Sto scegliendo di vivere. Operatemi come se fossi un vivo, non come fossi già morto".
 Jerry è sopravvissuto grazie alle capacità dei chirurghi, ma anche grazie  al suo atteggiamento positivo.
Ho imparato da lui che tutti i giorni abbiamo la scelta  di vivere pienamente.
Un attegiamento positivo, alla fine, vale più di tutto il resto.

07/04/2009
Messaggio di un volontario
Caro Nanos ...un amico di genova.... fotografo ....mi scrive:
"Adesso sono in abruzzo x la terribile tragedia dei gg scorsi, qui i clown servirebbero e come, vedo negli okki dei + piccoli uno sgomento difficile da commentare, ieri ho dato la mia giacca ad una mamma (costa 500E) ma il mio essere genovese e´ rimasto nascosto difronte a tale e tanta paura. e x questo nn riesco nemmeno a dormire, sara´ la paura o la vglia di aiutare gli altri , ma sembra ke la notte nn ha fine sembra la notte + lunga , qui c´e´ un silenzio ke spacca in due i pensieri + dolci..."
ciao

03/04/2009
Appuntamenti fuori rotta: "LA BIBLIOTECA DELL´ANIMA"
IL COUNCIL
SABATO 4 APRILE ALLE ORE 16,30
appuntamento a casa di Angelina Bianco
Contrada Fosso Cavallo, 46
FONTANAROSA (AV)
se vi perdete chiamateci
cell. di angelina 3388425949
cell. di nanos 3384122630
 
Un sasso gettato in uno stagno suscita onde concetriche che si allargano sulla sua superfice.......

24/03/2009
Lalieva
Carissima Lalieva,
spaesata si affosca la mattonata
dentro il grembiule
del mio pigiama
che sognamare e
la scuoletta arrampicante,
suoi rami fin nell´ovo degli inaltri
e, fino al aldenanta de chiarocielo.

Così i tuoi,
allunghi di gazzella,
montano alvalle del re,
dove sta andando lento,
ancòra e si appoia
la mia speranza.

Aspettando lobuscuola,
per divvertare una cassetta,
piena di accalori,
con partenza dal mio naso,
rosso al tramonto
specchiato nel rame.

Adesso pero che l´albero,
e lo spero dalle nostre sviste,
possa riabbraccirvi
senza schiamazzarvi ,
ma agli piangenti alleviarti,
nella allieva del regolo.

Questa mia passologia,
più che camminolla vacua
e spaesata e anche danzante,
speranto con amanda
ti addobbarti il naso,
sensa salza e senso,
ma con colore!

20/03/2009
"Ed il Paese delle Meraviglie nacque così,...."
Uaooo...Elduccia, sai, una volta in uno dei miei viaggi l´ho incontrata!

Si specchiava su un vecchio vetro da una poltrona del suo salotto. Come te qui anche se ti nascondi per paura che ti catturi.

Lei si chiedeva: "....cosa c´è dall´altra parte dello specchio?"


La cosa più intrigante è che lo attraversò, tirando dietro anche a me con tutta la mia moto,...aveva una forza incredibile...e d´incanto tutti i nostri personaggi fantastici presero vita in limiti che solo all´apparenza potevano sembrare assurdi ma, ti posso assicurare erano veri, basta volerlo. E, così.....

Incontrammo un Tricheco e il Carpentiere ma ad un tratto il Tricheco si trasformo in farfalla. Ma, quello che più mi stupì, fu il fatto che Alice vide un´Ape con una parrucca bionda, che si lamentava della perdita dei suoi capelli,..... invidiava la capigliatura di Alice.

E, qui ormai ancora più folle dalla gioia - come un mio vecchio amico di Rotterdam - mi chiesi anch´io: "...che c´è di più felice o mirabile delle api?"

Uaooo…..! Ma come, le Api? Mi chiese Alice,…..e si Si! Proprio le Api! - risposi io -: "….non hanno neppure tutti i sensi e meglio di un "architetto" realizzano qualcosa di simile alle loro costruzioni?

"Quale filosofo mai fondò una Repubblica come la loro?" E, poi i filosofi diventano pericolosissimi se si lasciano parlare da soli perché rischiano di non farti capire niente.

Sai Alice, ti devo raccontare anch´io una storia fantastica: L´altro giorno sulla "Terra del Sorriso" guardavo il prato e le numerose specie di fiori che vi fioriscono. Era un esplosione di colori!.

Ad un tratto la mia attenzione rimase affascinata da un´ape che in volo radente succhiava, in un lavoro instancabile, misurato e delicato tutti i piccolissimi fiori del campo. Pensai come è felice, si vedeva che era "mirabilmente felice".

Quasi come se mi leggesse nel pensiero mi guardo incuriosita da questa mio "filosofeggiamento" e mi rivolgendosi a me mi chiese: "Ti chiedi come è possibile lavorare in questo modo ed essere felici?"

No risposi io! E, così gli raccontai la storia di quando un giorno stavo sulla terra del sorriso e mentre viaggiavo anch´io in specchi incantati, arrivò il figlio di un amico che incominciò a correre per il prato e più correva, da una parte all´altra e più somigliava ad un Ape.

Pensai ...possibile che l´ape sia come un bambino? E, "…chi non vivrebbe come mostro un bambino con la saggezza di un uomo?"

Lo conferma il diffuso proverbio: "Odio il bambino di precoce saggezza.".... E chi, d´altra parte, vorrebbe rapporti e legami di familiarità con un vecchio che alla lunga esperienza di vita unisse pari forza d´animo e acutezza di giudizio?" Mi diceva sempre il mio folle amico di Rotterdam.

Eppure in quel momento nel bambino e nell´ape scorgevo nettamente questa similitudine. Questa immagine chiara di gioco, gioia infantile e di "antica saggezza" dell´Ape.

Più pensavo a queste cose, e più mi sembrava che i due si rincorressero, giocando insieme, in quel prato. E, già... "..perché il dio spinge sempre il simile verso il simile.." e come fosse verosimile che la natura, così sollecita nei confronti, perfino delle erbette e dei fiorellini, in questo caso mi avesse obbligato solo a me ad essere serio, grande, maturo e dotto, rendendomi necessario studiare questo fenomeno che si verificava sotto i miei occhi.

In verità la cosa mi fece un po´ preoccupare, ricordandomi che sempre il mio carissimo e folle amico di Rotterdam una volta mi mise in guardia "..le scienze dunque sono penetrate fra gli uomini, insieme alle altre calamità della vita mortale…"....per fortuna, pensai subito io, che la vita è mortale, figurati se fosse immortale si morirebbe di noia immortale ....," …per opera di coloro da cui partono tutti i malanni, i demoni che ne hanno anche derivato il nome, in greco Daemones, "coloro che sanno"….(che)….i teologi fanno la fame, i fisici soffrono il freddo, gli astrologi sono derisi, i dialettici non contano nulla, mentre un solo medico vale quanto molti uomini. In questa professione quanto più uno è ignorante, avventato, leggero, tanto più è considerato dagli stessi prìncipi con tanto di corona in testa. La medicina, infatti, specialmente come viene esercitata oggi dai più, si riduce, come la retorica, a una forma di adulazione."

Mi consolai subito perchè io da grande voglio fare il medico.......di quelli che curano i ciliegi perchè rossi dalle ferite del mondo....ricordando anche a questo punto che "… fra le varie specie animali se la passano meglio di tutte sono proprio quelle più lontane dalle arti, quelle che hanno per unica maestra e guida la natura? Ma, questo, è un dono che gli Dei hanno elargito solo ai bambini alle api ed ai folli."

Riflettendo su queste considerazioni, pensai sempre più, che non c´era nessuna differenza tra il bambino e l´ape. Tutte e due incarnavano "mirabilmente la naturale folle e libera felicità (nella loro azione) proprio attraverso l´inutilità del gioco, che a noi in aprte appare come un lavoro ma non può essere lavoro.

Carissima Alice, gli dissi a questo punto: "...più il nostro corpo si allontana da sé (il bambino che diventa ape o l´ape che diventa bambino) tanto più gode, e cosi ho cambiato la mia opinione (punto di vista) sulle Api: Basta! non le dobbiamo chiamare più Ape Operaia!

D´ora in poi chiamiamola "ape gioiosa"!

Lo so, in questo caso ritorna (qui) il rischio di essere scambiato per pazzo per un folle ma qui mi difendo chiamando a testimone della cosa sempre il mio amico di Rotterdam: "….chi vedendo una zucca la scambia per la moglie, viene chiamato pazzo perché la cosa succede a pochissimi. Chi invece, avendo la moglie in comune con molti, giura che è più virtuosa di Penelope, e, felice del suo errore, è orgoglioso di sé, nessuno lo chiama pazzo, perché la cosa accade spesso e dovunque."

Ecco sarà stata (forse) la mia naturale predisposizione ad osservare e viaggiare con la fantasia che ho visto ciò e mi sono anche accorto, che quando più il mio animo in quel momento si proponeva di uscire anche dal mio corpo attraverso gli specchi ..... che metteno alla prova la nostra fantasia difronte la vita, come un´occasione per prendere coraggio per trasformarci in Ape o Leopardo, o……, tanto più grande era la mia percezione di benessere e di felicità che provavo insieme all´Ape ed al Bambino ...ed anch´io a quel punto volavo con loro.

La cosa stranissima che già come Clown qualcuno mi dice: "sta for" (dall´inglese "stai per...") - ed in quel caso ancora di più….. - quell´attimo vissuto nello specchio, in compagnia di Alice, con un piccolo "ritorno" sulla terra del sorriso, mi sembrò essere durato una vita, avevo la consapevolezza "….di aver appena pregustato la felicità futura" di viverci con voi sulla "Terra del Sorriso" tutta rifiorita, che dun tratto mi ritrovai scaraventato di forza sulla poltrona.

E, cosi uscii dallo spechio incatato....ma in quell´attimo il creduto, il vissuto e l´agente si erano trasformati...non c´era più nessuna differenza tra il sogno, la fantasia e la realtà ...l´avevo vissuta d´avvero quella gioia .....mi ero trasformato in Ape, ed oggi continuo a giocare con quel bambino ed a volare sui fiori.

Nanos
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